Il GattaRossa è una istituzione in mutamento.
Il Gattarossa è una comunità di individui.
Il GattaRossa non è un luogo, eppure è in ogni luogo.
Il GattaRossa è una potenza nomade, ma nel suo vagabondare non esclude di eleggere un luogo a sua degna impermanente tana.
Il GattaRossa non è un sogno, è forse molti sogni.
Il GattaRossa sogna placido con un occhio aperto, con quello chiuso scruta già il prossimo orizzonte.
Il GattaRossa non è solo un progetto, ma una moltitudine di progetti aperti al divenire.
Il GattaRossa non opera per schemi prestabiliti, decide la propria azione secondo istinto e situazione.
Il GattaRossa chiede musica al deserto delle strade desolate.
Il GattaRossa chiede silenzio alle chiassose puttane di lusso affacciate alle finestre dei bordelli dell’arte.
Il GattaRossa è stanca del ronzìo di maestrini buoni cattivi dalla penna bianca nera rossa vecchi saggi rincoglioniti gelosi depravati impotenti pallidi vampiri desideranti sua oscura solare vitale giovinezza.
Il GattaRossa non è un partito, forse è un partito preso, sicuramente è partito.
Incontrerai il GattaRossa lungo la Via, se l’imprevisto non ti spaventa.
Sarai il GattaRossa, se rinunci alla superficie dell’apparenza.
Siamo noi / siamo noi / I Ragazzi della Gatta siamo noi…
Siete voi / siete voi / I Ragazzi della Gatta siete voi…
Sei tu, sei tu, chi può darti di più?
sei tu, chi?
tu.